Una nuova Direttiva MISE del 19 marzo 2021 rende disponibili 130 milioni per rafforzare e sviluppare nuovi investimenti nel settore del turismo e valorizzare il sistema di ricettività e ospitalità connesso al settore della trasformazione dei prodotti agricoli.
La principale novità è rappresentata dalla soglia di accesso ai contratti di sviluppo nel settore del turismo che scende a 7,5 milioni di euro (con l’importo minimo del progetto d’investimento del proponente pari a 3 milioni di euro) per i programmi di investimento da realizzare nelle aree interne del Paese o per il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse.
È previsto, inoltre, l’utilizzo delle risorse della Direttiva per i programmi di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli uniti ad investimenti per la creazione, la ristrutturazione e l’ampliamento di strutture idonee alla ricettività e all’accoglienza dell’utente (servizi di ospitalità).
Per i programmi di sviluppo che prevedono investimenti per il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse è prevista la verifica di:
– ultima attività esercitata nel sito interessato;
– data di dismissione;
– attuale proprietà e lo stato conservativo del sito.
Per i programmi di sviluppo che prevedono più di un progetto di investimento, ogni progetto deve essere realizzato in una delle Aree Interne o deve prevedere il recupero e la riqualificazione di strutture dismesse.
Requisito per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli con gli investimenti legati ai servizi di ospitalità:
- coincidenza dei soggetti proponenti o aderenti per la realizzazione dei servizi di ospitalità e quelli per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
- dimensione significativa del programma di investimento riguardante l’attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli rispetto agli investimenti previsti per la ricettività e l’accoglienza.
Ricordiamo che il programma di sviluppo oggetto del Contratto è composto da:
- uno o più progetti di investimento nel settore della ricettività e nelle eventuali attività integrative e nei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico e le correlate attività commerciali complementari (nel limite del 20% degli investimenti da realizzare);
- eventuali progetti di innovazione, connessi e funzionali tra loro. Può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.
Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:
- contributo a fondo perduto in conto impianti;
- contributo a fondo perduto alla spesa;
- finanziamento agevolato;
- contributo in conto interessi.
L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto (di investimento o di ricerca, di sviluppo e innovazione), dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.